Contatti ad alto livello ripropongono un dialogo interrotto da quasi tre anni
Dopo oltre due anni dal boicottaggio scatenato da Arabia Saudita, Emirati, Egitto e Bahrein contro il Qatar, si segnalano dei primi, importanti segnali di disgelo. Il Ministro degli Esteri del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman al Thani, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, avrebbe effettuato una visita a Riad per incontrare alti funzionari sauditi e provare a ricucire una frattura che paralizza il Consiglio di Cooperazione del Golfo. Non è chiaro se durante la visita il Ministro degli Esteri abbia incontrato anche il principe ereditario Mohammed bin Salman, vero burattinaio. Il Qatar è accusato dai Sauditi e dai loro alleati di finanziare i Fratelli Musulmani e di mantenere rapporti troppo stretti con l’Iran (i due Paesi condividono uno dei giacimenti di gas più grossi al mondo). Tra le condizioni imposte per revocare il boicottaggio, la chiusura di Al Jazeera Media Network, la chiusura di una base militare turca e l’allentamento dei legami con l’Iran.
Una prima sensazione di disgelo si era avuta a maggio scorso, quando il Primo Ministro del piccolo emirato aveva preso parte a una riunione straordinaria della Lega Araba convocata dal principe Salman, dopo gli attacchi contro quattro petroliere saudite ormeggiate negli Emirati.
I sauditi per ora non confermano il disgelo: il Ministro degli Esteri Adel al-Jubeir ha dichiarato la settimana scorsa ai giornalisti che Riad era ancora in attesa di una risposta alle richieste presentate. Le notizie del riavvicinamento sono viste con favore dall’amministrazione americana (contraria al boicottaggio), il senatore Chris Murphy ha dichiarato che il viaggio del Ministro degli Esteri del Qatar è stato “un avvenimento importante che ha mostrato un’apertura verso un dialogo da entrambe le parti”. Intanto, tra i vari Paesi del Golfo, si è ricominciato a giocare a calcio: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, dopo un iniziale rifiuto, hanno deciso di partecipare alla Coppa del Golfo Arabo ospitata dal Qatar.
Le richieste di Riad sembrano in realtà troppo punitive (escluderei che Doha possa accettare la chiusura di Al Jazeera), dunque inaccettabili. Ma sono comunque la spia di un tavolo negoziale che riprende forma e che porterà nel 2020, auspicabilmente, a un ritorno a relazioni civili, se non proprio amichevoli, cosa che tenderei a escludere, vista la profonda divergenza di interessi tra i due Paesi.