Negazionisti, quattro gatti…

In tutta Europa sfilano coloro che negano l’esistenza della pandemia. In Germania si saldano con l’estrema destra, ma in Italia sono davvero pochi, per fortuna

Da Berlino a Londra, da Roma a Zagabria, in Europa sfilano i negazionisti del Covid, gruppi più o meno organizzati, che manifestano il proprio dissenso contro le misure restrittive dei rispettivi Governi al grido di No vax, no masks.

Sono circa 300 le persone arrestate dalla polizia tedesca a fine agosto a Berlino, dopo che i manifestanti si sono spinti fino al Palazzo del Reichstag, assediando l’ingresso del Parlamento tedesco.

Tra i fermati, Attila Hildmann, noto sostenitore delle teorie del complotto, che combatte “la sorveglianza di massa e il Governo Merkel al soldo di Bill Gates”, che però se la prende anche con gli ebrei, che “stanno cercando di sterminare la razza tedesca attraverso la pandemia”. A Berlino, i numeri sono preoccupanti: hanno marciato 18mila persone, con un bella fetta di estrema destra in piazza. Oltre a numerosi attivisti No vax, il corteo ha ospitato infatti anche i sostenitori di AfD (il partito di destra Alternative für Deutschland) e altre organizzazioni di estrema destra, come l’Npd (Partito Nazional-democratico di Germania) e l’Identitär Bewegung (Movimento identitario). Presenti anche i cospirazionisti del movimento QAnon, noti per la loro teoria delle coincidenze storiche, che identifica in Donald Trump il paladino della libertà e della lotta contro le élites mondiali, capeggiate dal demoniaco Bill Gates.

Più contenuti i numeri delle manifestazioni nel resto d’Europa: qualche migliaia a Zagabria, poco più di un migliaio gli inglesi a Trafalgar Square. A Parigi, a Place de la Nation, invece, erano quattro gatti. A Roma, dove il negazionismo Made in Italy è stato trainato soprattutto da Forza Nuova, la questura ha contato 1500 manifestanti, un semi-flop. Una piazza composita dove si è sentito un po’ di tutto: “Il Covid non è mai esistito”, “Il Covid è stato creato in laboratorio”, il vaccino ci trasformerà in “cavie di Big Pharma”.

Come noi di eastwest abbiamo ampiamente spiegato e dimostrato con dati nell’editoriale del numero di quest’estate, il complottismo non ha alcuna base razionale e non aiuta a programmare misure efficaci, dato che si fonda su analisi palesemente sbagliate.

Riteniamo che – qualsiasi sia l’evoluzione del virus – non ci sarà un altro lockdown, perché oggi le autorità hanno maggiori conoscenze del fenomeno e sanno come limitare i danni in modo sostenibile. Bisogna cercare di essere razionali e trasmettere messaggi razionali, senza farci prendere da paure e da ossessioni leggendarie.

Tuttavia, l’idea che non sia accaduto nulla sembra davvero una favola da psicolabili. Ma c’è anche un dato politico: tutti i leader populisti hanno incoraggiato questi fenomeni “negazionisti”, anche per incompetenza (tratto distintivo di tali avvenimenti, costruiti sul falso teorema che per governare un Paese sia più importante garantire l’avvicendamento periodico al potere che attirare figure competenti). Il ricambio è certamente un valore per l’efficienza di una democrazia e questi movimenti ce lo hanno fatto capire, ma in crisi così gravi e straordinarie come questa è emerso con chiarezza che non possiamo fare a meno di conoscenza in chi abbia responsabilità istituzionali.

Per fortuna, i negazionisti sono quattro gatti…