I Paesi dell’est Europa rappresentano il 4% della popolazione mondiale ma hanno oggi il 20% dei contagi
L’Europa dell’est è alle prese con il peggior focolaio di Covid-19 dall’inizio della pandemia. Sebbene sia abitata solo dal 4% della popolazione mondiale, quest’area rappresenta circa il 20% di tutti i nuovi casi segnalati a livello globale, con un tasso di mortalità fra i più alti.
All’interno dell’Unione europea, a preoccupare è soprattutto la Romania. Nel Paese, che è agli ultimi posti dell’Ue per numero di immunizzati, si segnalano ogni giorno tra i 15 e i 20mila nuovi casi. Nell’ultima settimana, sono stati registrati oltre 104mila nuovi positivi e più di 2.700 decessi. I posti letto nelle terapie intensive sono tutti occupati e gli ospedali sono al collasso. Il Presidente romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato che da oggi le scuole saranno chiuse e tornerà il coprifuoco. Le aree più colpite sono la capitale Bucarest e le regioni del nord. In Romania, i completamente vaccinati sono poco meno del 30%.
Situazione pesante anche in Bulgaria. Il Paese, maglia nera in Ue per tasso di immunizzati, deve chiedere aiuto all’estero: “La nostra capacità in termini di personale sanitario e ventilatori è quasi esaurita”, ha dichiarato il Ministro della Salute bulgaro Stoycho Katsarov. Nel Paese sono in corso numerose proteste contro il certificato vaccinale, entrato in vigore il 21 ottobre scorso.
La Lettonia, con circa il 50% della popolazione immunizzata, è tornata in lockdown. “Mi scuso con tutti coloro che si sono già vaccinati”, ha detto il Primo Ministro Krisjanis Karins, all’annuncio delle nuovi restrizioni. “Il nostro sistema sanitario è in pericolo e l’unico modo per uscire da questa crisi è farsi vaccinare”.
Preoccupazione anche in Austria, dove i contagi sono in aumento: dal primo novembre scatterà l’obbligo del Green Pass per i luoghi di lavoro. Anche qui da settimane le vaccinazioni sono ferme: solo il 62,1% della popolazione generale è pienamente immunizzata. Se la situazione delle terapie intensive dovesse peggiorare, il neo cancelliere Alexander Schallenberg ha minacciato un lockdown per i soli non vaccinati: chi non è immunizzato uscirà di casa solo per lavoro e urgenza.
Questi casi dovrebbero convincere tutti i non vaccinati, che in Italia sono una minoranza ma, in valore assoluto, comunque più di 10 milioni, a non avere esitazioni ulteriori e procedere al vaccino. È l’unica soluzione che abbiamo, per il momento, per non ripiombare nella reclusione casalinga, che minerebbe non solo il nostro presente, ma anche il futuro nostro e dei nostri figli.