La finanziaria del lavoro e del Patto Verde

Come sempre, decine di micro-provvedimenti. Da decenni, le leggi finanziarie non incidono più nella vita dei cittadini in modo significativo. Questa si caratterizza comunque per la riduzione del cuneo fiscale e il Green New Deal

Dopo settimane turbolente (non ricordo a mia memoria mai un iter di approvazione di una finanziaria che non abbia visto scorrere il sangue, nemmeno ai tempi del monocolore democristiano!), lo stralcio di 15 norme e una settantina di correzioni finali, la manovra economica italiana ha ricevuto il primo via libera in Parlamento. Con 166 voti favorevoli e 128 contrari, il maxi emendamento è passato lunedì in Senato.

Il testo, su cui il Governo ha posto la fiducia, dovrà ora essere votato alla Camera, per essere approvato, senza ulteriori cambiamenti, entro la fine dell’anno. “Con un Governo che ha ereditato una situazione difficile e si è insediato da pochi mesi, questa legge di bilancio può essere considerata un piccolo miracolo”, ha dichiarato Roberto Gualtieri. “È una manovra per i lavoratori e per le famiglie, che spinge verso l’equità sociale, che favorisce lo sviluppo e contiene un’inedita e ambiziosa scommessa sull’ambiente come volàno di crescita sostenibile. Abbiamo evitato l’aumento dell’Iva di 23 miliardi, stanziato 3 miliardi per il taglio delle tasse sugli stipendi, aumentato gli investimenti pubblici, dato impulso agli investimenti delle imprese, sostenuto i comuni con risorse preziose.”

La manovra per il 2020 vale oltre 31 miliardi. I suoi cardini – che possiamo definire anche “successi” – sono la sterilizzazione Iva, il taglio del cuneo fiscale e il Green New Deal.

Lo sforzo più importante è quello relativo al disinnesco delle clausole di salvaguardia, che avrebbero fatto aumentare l’Iva per un valore di circa 23 miliardi. La manovra è stata attaccata dalle opposizioni per aver moltiplicato le tasse. Non abbiamo ancora le cifre finali, ma la sensazione è che le nuove tasse siano micro e dunque più significative in termini di policy che di gettito: tra queste, citerei la plastic tax (che scende a 45 centesimi al chilo e si applica solo ai prodotti monouso), la sugar tax (la tassa di 10 centesimi al litro sulle bevande analcoliche zuccherate) e la tassa sulla fortuna (il prelievo sulle vincite oltre i 500 euro, che sale dal 12 al 20%).

D’altro canto, la legge prevede più soldi per i lavoratori con i redditi più bassi e assunzioni con sgravi contributivi per i più giovani, poi aiuti alle famiglie con figli piccoli e alle persone disabili.

Il principale segnale politico sta forse nello stanziamento di 3 miliardi per il 2020 e di 5 miliardi per il 2021 per la riduzione del “cuneo fiscale”.

Mentre la grande novità è in un rinnovato slancio per le politiche ambientali: è stato infatti stanziato un fondo da 4,24 miliardi di euro per lo sviluppo di un Green New Deal che prevede una serie di investimenti per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Sarà soddisfatta Greta, che i nostri lettori hanno eletto personaggio del 2019, dedicandole dunque la copertina del numero di eastwest che uscirà in edicola il 3 gennaio, giorno del suo compleanno.

Dal maxi-emendamento, invece, sono state eliminate alcune misure che sapevano di “chavismo de noantri”: la tobin tax, ovvero una tassa dello 0,04 per cento sulle transazioni finanziarie online e il provvedimento sulla liberalizzazione della cannabis light. Qualcuno avrà capito in tempo che sarebbero stati due regali di Natale per Salvini…