In uno storico discorso alla Scuola militare, Macron mette a disposizione della Difesa europea l’arma nucleare francese. Adesso tocca a noi europei raccogliere questa opportunità
Emmanuel Macron, così come un suo famoso predecessore, il generale de Gaulle, ha scelto l’École Militaire di Parigi per il suo discorso sulla strategia nazionale di Difesa e dissuasione nucleare. Tutti i Presidenti della Repubblica francese, tradizionalmente, durante il loro mandato, parlano alla nazione per riaffermare la dottrina francese sul nucleare. L’inquilino dell’Eliseo ha aspettato che la Brexit fosse effettiva (evento che ha reso la Francia l’unica potenza nucleare dell’Ue) per parlare, non solo ai francesi, ma a tutti i cittadini europei.
Ora che la Cina possiede 500 testate atomiche, gli Stati Uniti e la Russia hanno abbandonato l’INF (il trattato sulle armi nucleari a raggio intermedio) accusandosi a vicenda di aver violato le regole, l’Europa deve darsene delle nuove. “Gli Europei oggi devono capire che, in mancanza di un quadro giuridico chiaro, in breve tempo potrebbero trovarsi esposti a una nuova corsa agli armamenti sia convenzionali sia nucleari, sul proprio territorio. Non possono limitarsi al ruolo di spettatori. Ridiventare il luogo di scontro di potenze nucleari non europee non sarebbe accettabile. In ogni caso, io non lo accetto”.
Macron propone quindi “un’autonomia strategica” delle forze della Ue.
Di fatto, il Presidente francese è tornato a proporre all’Unione europea di mettere in piedi un’alternativa all’ombrello nucleare statunitense offerto ai Paesi Nato. Un segnale in questo senso era già arrivato nel 2018, con il lancio della European Intervention Initiative (Ei2), un’iniziativa esterna alla Nato per promuovere l’integrazione in campo militare.
Il Presidente francese è arrivato a ipotizzare la partecipazione di altri Paesi europei ai test sulla deterrenza nucleare condotti dalla Francia. “L’interesse vitale francese ha ora assunto una dimensione europea”, ha detto Macron. “Dobbiamo scegliere tra il riprendere in mano il nostro destino oppure, rinunciando a qualsiasi strategia propria, allinearci a una qualche altra potenza.” Una visione forte e chiara contro il protezionismo isolazionista di Trump e le derive sovraniste di una parte dell’Europa.
Ancora una volta, Emmanuel Macron mostra coraggio e visione autenticamente europea, mettendo a disposizione di una futura difesa europea l’arma nucleare francese. È da tempo che noi di eastwest sosteniamo che la Ue può accelerare il processo di integrazione solo se decidiamo di andare verso una leadership tedesca in economia e una francese nel settore della Difesa, superando anche le riluttanze degli stessi tedeschi e francesi. Oggi Macron ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Chi raccoglie la sfida?