Israele è fuori dall’emergenza Covid

Con meno della metà della popolazione vaccinata, crollano tutti gli indicatori del contagio e riprende la vita di sempre. L’esempio israeliano ci spinge ad accelerare la nostra campagna vaccinale

Israele si avvia a passo spedito verso un ritorno alla vita normale. Con quasi il 50% della popolazione vaccinata, si assiste in tutto il Paese a una graduale ripresa delle attività: da domenica, porte aperte per negozi, centri commerciali, mercati all’aperto, musei e librerie, mentre solo chi ha il “Green Passport” può accedere alle palestre e alle piscine, agli eventi culturali e sportivi. Il Ministero della salute ha progettato anche un’applicazione (Green Pass) collegata alle cartelle cliniche della popolazione, per segnalare chi è stato già vaccinato; l’app prevede l’impiego di un sistema di riconoscimento, grazie al quale si potrà ottenere l’accesso ai luoghi pubblici aperti solo per i vaccinati.

Tra un paio di settimane, dovrebbero riaprire i ristoranti e anche in questo caso saranno accessibili solamente ai vaccinati o ai guariti. Con il sistema di accessi limitati, che nelle scorse settimane ha creato un po’ di caos perché molte attività non erano in grado di verificare i dati degli avventori, il Governo spera di incentivare ulteriormente il ricorso alla vaccinazione, che al momento rimane ancora su base volontaria. Dal mese prossimo ripartirà anche la scuola in presenza, gli studenti delle medie sono a casa da quasi un anno.

La ripartenza è stata resa possibile da un’ambiziosa campagna vaccinale: il Governo ha firmato un accordo con il produttore di farmaci Pfizer, promettendo di condividere i dati medici, in cambio di una fornitura costante.

Secondo i dati del Ministero della Salute, Israele ha somministrato almeno una dose del vaccino Pfizer-BioNTech a oltre il 45% della popolazione totale (circa 9 milioni di persone), con più di 3 milioni di persone che hanno già completato la vaccinazione (due dosi). Per quanto preliminari, i primi risultati sembrano essere incoraggianti: il vaccino avrebbe ridotto le infezioni di quasi il 96%.

Israele, che ha registrato 5.500 morti da Covid-19, ha dovuto affrontare 3 lockdown. Netanyahu ha giurato che non ce ne sarà un quarto.

L’incoraggiamento che ne deriva per noi dall’esempio israeliano è che si possa uscire dall’emergenza con meno della metà della popolazione vaccinata. Dunque, potrebbe essere sufficiente vaccinare 25 milioni di persone. Siamo a 3. Dobbiamo accelerare…